E così l’ho fatta, anche se in modo diverso.
Doveva essere in bicicicletta in giro per il Piemonte nella primavera 2020; è diventata a piedi in Valsusa nella primavera 2021; è infine stata a piedi in Torino, causa zona arancione.

Ma è stato bello così! Se voleva essere route ‘nel presente’ era giusto stare dentro questo presente, senza rimandarla a un futuro che mi piacesse di più.
E ho fatto bene, è stata proprio una bella esperienza. Un’esperienza che in un periodo come questo proprio mi ci voleva!

È stata su tutto incontro. Incontro, in primo luogo, con tanti amici (sicuramente più di quanti mi avrebbero seguito se fossi stato in giro). Alcuni non hanno potuto accompagnarmi, ma è stato bello condividere con tante persone care un pezzo di strada, un pasto, una preghiera, una merenda. Grazie!

È stata natura. L’incontro con la natura in città, che sa sempre soprendermi e affascinarmi; che mi piace tanto. Grazie!

È stata ospitalità. L’incontro con chi mi ha accolto per due notti, con chi mi ha accolto con un sorriso, con chi mi ha accolto con un messaggio. Grazie!

È stata preghiera. L’incontro con Gesù, da solo e in compagnia. Che è un incontro che trasforma la vita, anche se spesso non me ne accorgo o sono restio a lasciarmela trasformare. Grazie!

È stata strada. L’incontro con me stesso e con gli altri nella fatica; l’incontro con i luoghi, i volti, i rumori; l’incontro con Dio e la sua Parola; l’incontro con i miei ricordi e il mio futuro. Grazie!

È stata nutrimento. L’incontro con la mia golosità e con tante cose buone da mangiare (troppe); l’incontro con la convivialità di pasti condivisi. Grazie!

Ora il presente continua, in forma diversa.
Continua a costruire il futuro e a diventare ricordo.
Continua a essere un dono.
Un dono per cui dico, semplicemente, grazie!

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