Viaggiare senza una destinazione: è stata la mia ‘Route verso il futuro‘; è una delle cose già realizzate della mia lista.

Viaggiare senza una destinazione è stato strano, ma bello; sorprendente e diverso.
Diverso perché sono abituato a pianificare. Tutto. Nei minimi dettagli.
Sorprendente perché non sapevo dove sarei arrivato; perchè ho cambiato forma al viaggio in corsa più di una volta, preso mezzi che mai avrei pensato di prendere; perché ho incontrato persone conosciute e sconosciute, e luoghi conosciuti e sconosciuti.
Bello perché è viaggiare! E viaggiare nutre per definizione la mente e il cuore.
Strano perché sono uscito di casa senza sapere dove sarei arrivato, anzi, dove avrei diretto i miei passi. Avevo chiesto a due amici di scrivermi in una busta in quale direzione andare, l’ho aperta e l’ho seguita.

Viaggiare senza una destinazione sarebbe stata ‘route verso il futuro’ anche senza darle quel nome.
Perché il futuro è così: strano, diverso, sorprendente e comunque bello, già solo perché c’è.
Perché il futuro è così: un passo che prima dovevi ancora fare e che in un istante è già il passo precedente.

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