Lo scoutismo mi ha trasmesso tante ‘cose belle’. Fra queste la convinzione che la strada è maestra, che solo chi si mette in cammino scopre davvero qualcosa di sé, degli altri, del mondo, di Dio.
Lo scorso anno è stato tempo di strada. Passi con lo spirito e passi con le gambe.
Questo sarà un anno diverso, nel quale ho ricominciato -grazie soprattutto alla profonda esperienza di strada dello scorso anno- a lavorare, a servire i ragazzi, a vivere con maggiore pienezza.
Ma la strada è di chi si sente e vuole essere sempre in cammino. Allora anche quest’anno -in maniera e in misura diversa- dovrà essere un anno di cammino!
Con lo spirito e con le gambe. Un cammino che veda soste di preghiera più intensa di quella quotidiana e passi di fatica e scoperta, magari più brevi del mese e mezzo della scorsa estate ma non necessariamente meno intensi.

La prima cosa da fare, come per ogni cammino, come per ogni route, sarà programmare il percorso per questo nuovo anno.
Lo farò nel ‘ponte dei morti’ (che poi sarebbe dei Santi) e lo farò con un’esperienza che lo scorso anno non ho sperimentato: quella del ‘ritiro domestico‘.
In buona sostanza starò a casa o comunque in città (alla faccia del camminare…!), ma lo farò come in ritiro, come nelle diverse occasioni sperimentate in monasteri e conventi lo scorso anno.
Lo farò con la giornata scandita dalla Liturgia delle Ore completa, da ampi tempi di deserto, dalla Messa quotidiana e dalla frugalità dei pasti. Lo farò staccandomi dal computer, dal telefono, dalla TV per tutto il tempo che posso (che è sicuramente molto più ampio di tutto il tempo che vorrei).

Lo farò guardando al presente e al futuro, perché i preziosi ricordi che ho riassaporato durante la mia Route restano, ma sono utili solo se servono a guardare avanti.

Per chi avrà piacere di seguire qualche aggiornamento, ogni tanto pubblicherò qualcosa su Instagram e Facebook.

 

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