Oggi, con il Mercoledì delle Ceneri, comincia la Quaresima. Da capo scout (attualmente Capo Clan in AGESCI, Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani) mi viene da fare questa riflessione…
Alcuni ragazzi sono portati a vedere la spiritualità e Gesù come un ‘di più’ rispetto alla vita nel Clan, mentre l’esperienza del Clan è né più né meno che un modo efficacissimo per incontrare il Signore!
Pensiamo proprio alla Quaresima appena iniziata. Si riassume di solito in tre parole, che poi sono tre esperienze: digiuno, elemosina, preghiera. Digiuno, al di là del decidere di non mangiare qualcosa, è imparare a mettere se stessi in relazione con le cose del mondo: non essere schiavo delle cose, del cibo, del denaro, di ciò che ci fa perdere tempo e imparare a lasciare spazio alle cose importanti. Elemosina, al di là di mettere un euro nel cestello delle offerte a Messa la domenica, è imparare a mettere se stessi in relazione con gli altri: donare parte del proprio tempo, delle proprie risorse, di sé, per la crescita degli altri. Preghiera, al di là di quella piccola parentesi delle nostre giornate che iniziamo e finiamo con il segno della croce, è imparare a mettere se stessi e la propria quotidianità in relazione con Dio.
Relazione con se stessi, con Dio, con gli altri, con il mondo: è il punto della strada! Vivere bene la Quaresima è -né più né meno- vivere bene il punto della strada.
Come scout, noi lo vivremo durante la route di Pasqua; come cristiani, che tutto sommato è un po’ più che essere scout, avremo questi 40 giorni per viverlo.

Buona Quaresima! Buon Punto della Strada!

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