Duomo – Ragusa
In sintesi: una Sicilia vera e contemporanea.

Ci sono cucine opulente, gustose, ricche di ingredienti e di ricette. Quelle regionali italiane lo sono un po’ tutte, ma la cucina siciliana -a mio avviso- rientra sicuramente tra le prime. C’è la terra, c’è il mare, ci sono influssi di secoli di dominazioni diverse. C’è la tradizione. E non è un delitto renderla più contemporanea, basta saperlo fare.
Ciccio Sultano e la sua brigata al ristorante Duomo di Ragusa, due stelle Michelin, lo sanno fare eccome.
La carta propone piatti impeccabili nel gusto, che presentano gli ingredienti dell’isola in modo ‘moderno’ ed elegante. Con il corpo sei seduto al tavolo di una sala raffinata, con il palato viaggi tra gli orti, i pascoli e le barche dei pescatori.
Sei in Sicilia, immerso tra i sapori di un tempo e con lo sguardo verso il futuro della gastronomia locale.

A marzo 2024 ho assaggiato il menù degustazione ‘Stupor Mundi’ che proponeva:
– benvenuto della cucina
– volevo essere fritto 4.0
– sgombro, croccante marino, dashi di bottarga di tonno rosso
– caprese di cuore (scampi e pomodoro)
– lasagna di s-foglie di ragù vegetale
– pasta, ricci di mare, sanapo e nocciola
– bottone di mandorle in brodo speziato
– pesce d’amo, cavolo trunzu
– gelato al tartufo
– pluma di maialino nero dei Nebrodi oppure piccione petto e coscia
– fragola, pomodoro, maggiorana
– Venere oppure cassata siciliana
In questo periodo non sto mangiando i dolci e non li ho assaggiati, ma sono stati sostituiti con mio grande piacere da ‘ricotta iodica e caviale’.

Il mio piatto preferito? la crema di lievito al posto del consueto burro è stata una vera e bellissima sorpresa; la caprese era dolcissima; ma, se ne devo citare uno su tutti, il secondo di pescato del giorno con il cavolo trunzu -come si dice- vale il viaggio.

Benvenuto della cucina
Sgombro, croccante marino

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