
Senigallia era probabilmente ‘il’ luogo del cuore di mia nonna. È stata una delle tre tappe principali della mia ‘Route dei Ricordi‘ e il primo short break del mio #40×5. Perché? Perché è diventata anche uno dei miei luoghi del cuore e perché è un bel posto dove trascorrere qualche giorno rilassante e non solo.
È una località di mare con una ‘spiaggia di velluto’ interminabile e attrezzatissima; ma è anche una città di arte pregevole; ma è anche una base da cui poter partire per visitare un entroterra rigoglioso e soprendente; ma è anche un luogo in cui gustare una cucina saporita, ‘di mare’ e pure ‘di terra’, che raggiunge in alcune sue espressioni punte di eccellenza assolute.
Cosa non perdersi a Senigallia?
- l’imponente Rocca Roveresca
- il Duomo con la sua piazza
- piazza del Duca e il Palazzo Ducale
- il palazzo del Governo, i portici lungo il fiume e, in generale, una bella passeggiata tra vie e piazzette del centro storico
- il foro annonario, tra le bancarelle del mercato e locali ‘giovani’ in cui passare la serata
- la rotonda a mare, iconica
- l’interminabile lungomare, sul quale passeggiare o pedalare piacevolmente per chilometri
- la spiaggia, ça va sans dire
Suggerimenti gastronomici?
- Uliassi, tre stelle Michelin, affacciato tra il porticciolo e la spiaggia mi ha proposto la cena migliore della mia vita
- La Madonnina del Pescatore, due stelle Michelin: non ho ancora avuto modo di provarlo, ma è nella mia ‘lista dei desideri’ da tempo
- Paolo Brunelli, una delle migliori gelaterie italiane
- Pizzeria Mancinelli: non è un locale gourmet; è una rosticceria ‘alla buona’, però buona! E quando ero bambino adoravo andare ‘da Memmo’ con mia nonna
Qualche immagine!











