Puoi scegliere un ristorante perché è tuo; perché è di un tuo parente o conoscente; perché ti è stato consigliato col passaparola; perché lo hai visto pubblicizzato in un reel sui social; perché hai letto le recensioni; per chissà quali altri motivi e con chissà quali altri metodi. Io amo mangiare fuori in ristoranti, fast food, trattorie, street food di ogni tipo. E ho maturato negli anni una certa esperienza e definito alcune regole di condotta e ‘di selezione’. Ovviamente sono opinabili, ma per quanto mi riguarda, funzionano. Eccole qui!
Non guardare le recensioni Le recensioni sono inattendibili, inutile girarci intorno. Talvolta sono comprate, talvolta sono frutto di ripicche o rivalse, talvolta (spesso) sono semplicemente scritte da gente che mangia male. Io non do nessun peso (nessuno, davvero) a ristoranti con alte recensionipubbliche. Giusto per fare un esempio, mi è capitato recentemente di mangiare (portato da amici con i quali non abbiamo rispettato queste regole) in un sushi all you can eat (fermi tutti, lo so che il sushi è un’altra cosa e che la qualità degli all you can eat -quando va bene- è mediocre! Ma ogni tanto -mea culpa- metto prima la quantità rispetto alla qualità. Raramente però, loggiuro!). Bene, in questo locale, classificato intorno alla 20ma posizione in città su Tripadvisor non solo ho mangiato molto peggio rispetto a ristoranti analoghi classificati intorno alla 100ma posizione in base alla recensioni pubbliche, ma ho letteralmente ingerito il peggior sushi della mia vita, col pesce che non sapeva di nulla (e in un caso era ai limiti del commestibile) e grondava acqua quando veniva cotto. Se proprio non potete fare a meno di leggerle vale comunque quanto dicevo per gli Airbnb: guardate solo le recensioni a 2 o 3 stelle.
Valutare il menù Come? Sul sito, se il ristorante ha uno (e se non ce l’ha già partiamo male), o in sala prima di ordinare (sì, alla peggio siete ancora in tempo a scappare). Se è un menù con le foto probabilmente butta male; se è un menù con molti ingredienti fuori stagione probabilmente sono surgelati anche quelli di stagione; se è un menù in cui non si capisce cosa si sta per ordinare probabilmente il ristorante ha una cucina quantomeno confusa; se è un menù con troppi piatti probabilmente (molto probabilmente) la qualità media delle preparazioni sarà bassa.
Controllare le guide La Guida Michelin, la Guida del Gambero Rosso, la Guida dell’Espresso e chi più ne ha più ne metta… sulle guide finiscono solo i ristoranti che pagano, è tutto un magna magna, la corruzione, è un complotto, le scie kimike, il cinqueggi e gli Illuminati… Le guide sono scritte da persone che sanno mangiare; che mangiano per lavoro; persone diverse provano lo stesso ristorante più volte per dare una valutazione comune. Senza se e senza ma. Questo vuol dire che se un ristorante non è citato dalle guide non è buono? Certamente no. Nemmeno le guide conoscono tutti i ristoranti del globo! Ma certamente se è presente sulle guide con una buona valutazione potete stare sicuri che non mangerete male.
Guardare il sito web Il sito -come per qualsiasi altra attività commerciale- è la vetrina con cui il ristorante si affaccia sul mondo. È curato? È aggiornato? È bello? Offre tutte le informazioni necessarie? È vero che il sito ‘non si mangia’, ma se la vetrina è sgangherata io non sono invogliato a entrare. (E… no… se Google ti rimanda a una pagina facebook o a un profilo Instagram quello non è un sito web. E come ‘vetrina’ è un po’ meh).
Focalizzarsi sull’esperienza che cerchi Si mangia benissimo in ristoranti fine dining, come in trattoria, come in un fast food, come lo streetfood su un marciapiede, come in un self service. Dipende dalla qualità del cibo, non dal tipo di esperienza. Però le esperienze sono diverse ed è bene sapere cosa vuoi e cosa aspettarsi da quello specifico ristorante. È un’ovvietà? Forse, ma se ti aspetti un ristorante fine dining e poi ti ritrovi le patatine fritte da mangiare con le mani oppure se vuoi fare una cena informale e ti trovi i camerieri coi guanti che ti versano l’acqua appena il bicchiere è vuoto, forse non sarai pienamente soddisfatto della cena.
Non andare mai (mai!) in locali per turisti MAI! Si mangia benissimo in ristoranti fine dining, come in trattoria, come in un fast food, come lo streetfood su un marciapiede, come in un self service. Non si mangia bene in ristoranti per turisti. Si spende poco, ma si mangia roba dozzinale, preparata e servita senza cura, frettolosamente. E anche quando sei un turista meriti di meglio! Se vedi un ‘menù turistico’ pensaci bene prima di entrare. Se vedi piatti (‘imbalsamati’ o di plastica) esposti in vetrina o all’ingresso scappa. Scappa più in fretta che puoi.
Come scegliere un ristorante? In primo luogo con il metodo che tuttora è il più efficace di tutti: il passaparola. Se una persona che conosco (e dei cui gusti mi fido) mi dice che un posto è buono lo proverò volentieri. E difficilmente mi deluderà. Se un posto non lo conosco, seguirò gli altri passaggi: guardare sul sito; ‘studiare’ il menù; controllare le guide e non le recensioni pubbliche.
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