Sono stato sul Lago d’Orta tante volte: a camminare con gli scout; per qualche ritiro spirituale; per il quinto e ultimo short break del mio #40×5. Perché? Perché è un posto meraviglioso! Quando sono andato a Como, arrivando in stazione leggo un cartello pubblicitario che dice “benvenuti sul Lago di Como, il lago più bello del mondo”. Ecco, chi l’ha scritto evidentemente non ha mai visto il Lago d’Orta. Non mi azzardo a definirlo ‘il lago più bello del mondo’, perché non li ho visti tutti; ma tra i grandi laghi che ho visto è sicuramente il mio preferito. Incastonato tra le montagne, con il Monte Rosa sullo sfondo, le sue sponde delicate, il borgo pittoresco di Orta San Giulio e l’isolotto di San Giulio che quieto e poetico vi si staglia davanti. Un luogo che toglie il fiato per la sua bellezza; che stimola i pensieri grazie al suo silenzio; che dona senso di ringraziamento per la rigogliosità della natura. Un luogo che esiste davvero, ed è a due ore scarse da Torino e ancora meno da Milano.

Cosa da vedere/fare assolutamente?

  • il borgo di Orta San Giulio, con piazza Motta, il Sacro Monte (e il suo panorama pazzesco) e la bellissima passeggiata pedonale che costeggia tutto il promontorio
  • l’isola di San Giulio, con la basilica, l’abbazia benedettina, i piccoli ormeggi da cui godere un panorama ‘dal lago’ e non solo ‘del lago’ e la via pedonale dedicata al silenzio
  • la passeggiata nel bosco che parte da Lido di Gozzano
  • il santuario della Madonna del Sasso e la sua meravigliosa terrazza panoramica
  • la cittadina di Omegna, al vertice nord del lago, con le sue case pittoresche e il ricordo di Gianni Rodari

Regali che vi potete fare sul Lago d’Orta?

  • pranzare o cenare a Villa Crespi, il ristorante tre stelle Michelin di Antonino Cannavacciuolo (se volete farvi un altro regalo e avete dei bei soldini da spendere anche dormirci è una coccola di altissimo livello)
  • pranzare o cenare da Andrea Monesi alla Locanda di Orta, una stella Michelin: non l’ho ancora fatto, ma lo proverò a breve perchè mi ispira moltissimo
  • se siete cattolici (e non vi spaventa svegliarvi prima dell’alba per la prima preghiera), qualche giorno di ritiro spirituale nell’abbazia benedettina di San Giulio d’Orta è davvero un bel regalo. I monasteri sono in crisi, figuriamoci quelli di clausura: bene, qui ci sono circa 80 monache (anche molto giovani, non solo ottuagenarie) e ci saranno dei motivi. L’isola è quasi disabitata e completamente priva di veicoli. Una piccola oasi di silenzio -ma silenzio vero, soprattutto di notte quando non ci sono i turisti- che rigenera.
  • anche se non siete cattolici (non credo sia ‘obbligatorio’ partecipare alle preghiere) anche il Monte Mesma offre una bella opportunità di silenzio. Situato in cima a un cucuzzolo vicino alla sponda sud-est del Lago d’Orta, ospita una piccola comunità di frati francescani molto accoglienti, con cui si possono condividere le preghiere e i pasti.
  • assaggiare qualcosa da ‘Il banco di Antonino‘ (Cannavacciuolo, ça va sans dire), un piccolo negozio in piazza Motta in cui gustare un buon gelato o prendere qualcosa di sfizioso da portarsi a casa.

Il Lago d’Orta è -semplicemente- un posto in cui andare una volta nella vita.
Che non resterà una sola perché poi vorrai tornare, in un loop infinito tra la gioia di esservi stato e la bramosia di rivederlo

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