Kensho – Torino
In sintesi: cucina giapponese, ma come si deve, ragazzi!

Lo confesso? Lo confesso, tanto lo facciamo (quasi) tutti: ogni tanto vado in ristoranti di sushi all you can eat (e una volta lo facevo pure più frequentemente). Ecco, cenare da Kensho a Torino è veramente un’altra cosa.

È un’altra cosa rispetto alla sala, innanzitutto, che si guarda bene dall’essere il consueto locale tamarro dei ristoranti ‘giapponesi’ all you can eat, ma è un ambiente raffinato, semplice, pulito.
Ed è un’altra cosa rispetto al servizio, elegante e curato.

È un’altra cosa -ed è sicuramente l’aspetto più importante- rispetto alla qualità dei piatti.
Sono stato a cena da Kensho, con un amico, a marzo 2025 e ho assaggiato una delizia dietro l’altra.

I tre amuse bouche proposti dallo chef (la loro versione del takoyaki, sormontato dal katsuobushi, che adoro; una chips con del salmone marinato; un cracker al nero di seppia con miso fermentato e yuzu) sono tanto belli quanto buoni e danno un’idea delle prelibatezze che puoi ordinare dalla carta.

Il sashimi omakase è speciale per la qualità degli ingredienti, per la consistenza, per il sapore.

Ho proseguito con un sushi omakase (una selezione di nigiri, gunkan e uramaki realizzati dopo una breve ‘intervista’ sui miei gusti e le mie preferenze). Ecco, rispecchiavano decisamente i miei gusti e le mie preferenze e li ho trovati deliziosi.

E poi volevo rimangiare del wagyu fatto come si deve! Sul menù ci sono numerose scelte, fra cui alcune idee creative. Ho optato per il wagyu sando: shokupan, wagyu giapponese A5, senape giapponese, cavolo cappuccio, salsa ponzu, salsa tonkatsu. Sarà che apprezzo la carne ancora più del pesce, ma è stato il piatto che più mi ha emozionato e che più vorrei rimangiare.

Non amo concludere un pasto senza dolce e ho scelto la loro cotton cake, soffice e golosa grazie al gelato e al crumble di accompagnamento.

Non sono mai stato in Giappone, ma lo sto ‘studiando’ un po’ in vista di un futuro viaggio. Ho avuto la sensazione che da Kensho si possa sperimentare una cucina giapponese che tende all’autentico.
E ho avuto la certezza che si possa una sperimentare una cucina ottima che tende al delizioso.

Certo, rispetto ai ristoranti all you can eat è un’altra cosa anche il costo, ma se sei a Torino e vuoi fare una cena speciale (e sperimentare una cucina giapponese che ti sappia emozionare) Kensho è il posto giusto.
E forse potremmo tutti imparare che è meglio per il nostro corpo e per il nostro palato fare qualche pasto al ristorante in meno, ma farne di migliori.

Personalmente, vista la ricchezza del menù e il numero di piatti che mi incuriosivano e che non ho potuto assaggiare in una sola cena, sono sicuro che in futuro programmerò tre/quattro cene all you can eat in meno e tornerò da Kensho. A far godere le papille gustative, davvero!

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